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L’INCONTRO CON FERNANDO SUELS MENZODA di Cristiano Marcelli

Da ammiratori dell’arte di Pina Bausch e da spettatori in giro per l’Europa di numerosi spettacoli del Tanztheater Wuppertal ci ha sempre colpito la grande capacità di Fernando di emozionare in scena. Con la sua versatilità è dagli anni 90 ad oggi interprete chiave di tutti i capolavori della Bausch, facendoci attraversare con assoluta naturalezza gli stati d’animo più diversi: gioia, nostalgia, speranza, dolore… Il suo incontro con La Luna è stato entusiasmante: credo che le nostre rispettive sensibilità si siano subito incontrate, lui si è trovato a suo agio nel nostro ambiente, è avvenuto tutto con estrema professionalità ma allo stesso tempo è stato un po’ come essere amici da sempre. La nostra collaborazione ha avuto inizio quando due anni fa lo invitai a partecipare all’Ancona Dance Festival che organizziamo in estate, non solo in qualità di insegnante del campus di danza, ma anche come interprete di un suo pezzo originale da creare appositamente per il galà conclusivo alla Mole Vanvitelliana.

Quella fu la prima volta che Fernando si pensò coreografo a tutti gli effetti, per un pezzo tutto suo, e per me in veste di produttore, oltre all’onore per aver contribuito a questo passaggio, è stato meraviglioso scoprire come le stesse caratteristiche che ne fanno un interprete così particolare siano presenti anche nei suoi lavori, in una dimensione in cui trovano nuove ed ulteriori possibilità espressive attraverso una sensibilità fuori dal comune ed una cura maniacale del dettaglio. Il risultato è dirompente e delicato, esplosivo e fragile. Magico. Da qui il Luna Performing Project, una costola artistica de La Luna Dance Center che si avvale di questa splendida collaborazione mettendo a disposizione della creatività di un artista del calibro di Fernando Suels tutti i suoi strumenti: danzatori, organizzazione, spazi, risorse. Fernando è riuscito ad ottenere il meglio da ciascun danzatore valorizzando le loro rispettive unicità, costruendo i loro ruoli attorno alle loro personalità, ai loro tic, ai loro sogni, alle loro esperienze, facendosi ispirare da qualsiasi cosa accadesse attorno a noi ed evitando qualsiasi forma di preconfezionamento.

Considero il Luna Performing Project come il risultato di un magico incontro tra la grande esperienza artistica di Fernando e i numerosi anni di crescita e passione della Luna ma anche come il primo passo per un nuovo percorso tutto da scoprire che offrirà occasione a danzatori locali di confrontarsi con un lavoro di respiro internazionale e di alto livello artistico.