margottabigMICHAEL MARGOTTA, regista, insegnante, attore e scrittore, è membro a vita dell’ Actor’s Studio di New York e di Los Angeles, fondatore e direttore artistico dell’Actor’s Center di Roma, insegnante al Lee Strasberg Institute di New York, alla New York Film Academy e all’American Academy of Dramatic Arts. Discepolo di Lee Strasberg ha elaborato un metodo personale che lui stesso riassume come una fusione tra Stanislavskij, Strasberg e le personali ricerche di psicologia. Attore nominato per l’Emmy, è oggi un insegnante riconosciuto a livello internazionale per i suoi corsi di preparazione per l’attore e per l’innovativo lavoro sull’analisi del testo.

Il lavoro nel seminario 
Nel seminario ci occuperemo di due degli aspetti fondamentali del lavoro dell’attore. La prima parte di ogni giornata sarà dedicata al training di base, il cui cuore consiste nel rilassamento e negli esercizi sulle memorie sensoriali. Queste ultime sono un prezioso strumento di allenamento in vista del lavoro in scena o davanti a una macchina da presa e consistono in una gerarchia di esercizi che stimolano l’immaginazione dell’attore e ne sviluppano la forza di volontà e la concentrazione. Il training di base includerà poi esercizi in coppia e in gruppo, esercizi per risvegliare il corpo, i muscoli, l’istinto e la capacità di pensare e reagire rapidamente. Esercizi per liberare l’attore dal giudizio e dalle paure che lo inibiscono nell’esprimere le potenzialità creative che già possiede in quanto essere umano. La
seconda parte delle giornate sarà dedicata all’analisi del testo. Proporrò agli attori di lavorare sui “trentatré step” che ho elaborato per guidarli in un’analisi piena, fisica e dinamica, della scena e dell’intero script. L’obiettivo che spero di raggiungere con il seminario è far vivere agli attori in scena l’esperienza del non recitare e dell’essere solo umani. Questo è del resto, secondo me, il senso e la responsabilità del nostro lavoro: ricordare agli spettatori e a tutti noi cosa significa essere umani o, ancor meglio, mostrare qual è l’essere umano possibile, quello che ancora dobbiamo diventare.